attraverso il tevere • prescrizione

FASE ISTRUTTORIA (analisi e documentazione)
- costituite gruppi di 2-4 persone e concordate un percorso da fare lungo il fiume, ipotizzando prima della partenza una serie di temi/questioni da verificare; 
- recatevi a destinazione e ascoltate il luogo, analizzandone il contesto, individuando caratteristiche, situazioni, relazioni, usi, non usi, abusi, disusi, ecc... senza usare la macchina fotografica (questa analisi può essere oggetto di una, due, X uscite e può riguardare settori diversi del tratto urbano del fiume);  
- utilizzate i risultati della ricerca storica da voi già realizzata e integrate queste informazioni con le osservazioni compiute in loco... se emergono ulteriori esigenze di approfondimento, approfondite, lasciatevi incuriosire e date soddisfazione alla vostra curiosità; 

SINTESI (ipotesi di lavoro)
- al termine di questa fase, discutete insieme (ogni singolo gruppo) su cosa focalizzare la documentazione fotografica, progettando la visione, strutturando il suo contenuto... tenendo conto il più possibile quanto questo potrà fornire strumenti alla fase progettuale del prodotto finale... in soldoni... le riflessioni che farete per produrre le immagini dovranno costituire il nucleo concettuale, le motivazioni, del progetto che andrete a realizzare.

FASE OPERATIVA (verifica)
- fatto ciò, arriva finalmente la fotografia, che deve completare l'analisi e far emergere gli elementi caratterizzanti e significanti da cui scaturirà la vostra idea progettuale.
- andate nei luoghi che a questo punto avrete stabilito con una buona precisione e iniziate a "negoziare" le 15 immagini... nel senso... che ogni immagine dovrà essere oggetto di riflessione comune, non solo dal punto di vista compositivo, ma anche dal punto di vista concettuale... la sequenza delle 15 immagini dovrà poter raccontare a tutti noi il percorso compiuto, facendo emergere gli elementi di interesse individuati dal gruppo... la sequenza dovrà quindi parlare al gruppo (come verifica dell'ipotesi di lavoro e quindi come strumento del lavoro successivo) ma anche agli altri gruppi;
- si potranno produrre più di 15 immagini (consiglio non più di 30-36), ma la sequenza finale dovrà contenere solo 15 immagini. 
- di ognuno degli scatti (prendendo appunti in sede di ripresa/discussione) si dovrà compilare una sorta di carta di identità dove dovranno essere indicate: 1. motivo dello scelta (esito della discussione) soprattutto i relazione al progetto di visione e alla sequenza; 2. condizioni di ripresa ed eventuali criticità di queste condizioni (luci, ombre, problemi di inquadratura ecc...); 3. caratteristiche tecniche dello scatto (sensibilità ASA; accoppiamento tempo/diaframma utilizzato, con relativi perché e percome della scelta; focale utilizzata, perché e percome; uso o no di treppiedi)... questo ci servirà per redimere anche questioni meramente tecniche;
- in nessun caso i file devono essere manipolati o ricorretti su photoshop/lightroom/cameraraw o affini, ma solo convertiti (se da sorgente digitale) da RAW a jpg... e senza correggere l'esposizione... altrimenti non vale... 

venerdì 19 giugno 2009

"Nirvana: meditando lungo il fiume" | Bellino • Compagnucci • Di Rosa

Iniziamo il nostro percorso lungo il Tevere alla ricerca di non sappiamo bene cosa...
Il nostro progetto è una sala da meditazione ma cosa pensiamo di trovare lungo le sponde del fiume?
Certo, ci siamo dette, sarebbe opportuno trovare piccoli angoli intimi e raccolti, luoghi verdi e piacevoli in cui passare del tempo...chissà se sarà possibile trovarne!
Ma non avevamo tenuto conto delle numerose sorprese del Tevere.
Abbiamo passeggiato lungo il tratto compreso tra Ponte Duca d'Aosta e l'isola Tiberina ed in effetti abbiamo capito che non può esserci luogo migliore del Tevere per meditare.
I rumori della caotica Roma sono tenuti a debita distanza dagli alti muraglioni che creano un'atmosfera davvero raccolta, il lento scorrere dell'acqua accompagna il libero fluire dei pensieri e il verde degli alberi e dell'abbondante bambù contribuisce a creare un ambiente rilassato e gradevole.
Continuiamo a passeggiare e ci accorgiamo che non solo il Tevere sembra un luogo perfetto per il nostro scopo ma guardandoci intorno ritroviamo tutti gli elementi che compongono il simbolo da cui siamo partite per progettare il nostro battello: lo yin e yang, simbolo proprio filosofia orientale in cui si fondono, compenetrandosi, gli elementi naturali.
Acqua, aria, terra, metallo, legno, e addirittura il fuoco ci accompagnano durante la nostra passeggiata, e ci fanno capire che il Tevere, adeguatamente curato, è davvero il luogo giusto per il nostro progetto.
La certezza definitiva ci viene da una gradita sorpresa del Tevere...
alla fine del nostro percorso, girato un angolo,il “Nirvana” è lì ad attenderci...il nostro battello aiuterà a raggiungerlo!





















































































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