Questa linea si reinterpreta concettualmente come situazione "border line" sociale, ovvero legata al mondo dei senzatetto.
Le nostre foto ripropongono quindi, nel tratto tra Ponte Sant'Angelo e Ponte Sisto, una visione oggettiva di questa linea divisoria, seguendo un percorso costruito matematicamente diviso in tre moduli A, B e C in ordine temporale:
A e C: Una foto dal centro del ponte in questione, poi scendendo a livello del Tevere, una nella direzione da seguire, una alle spalle (entrambe con la linea di divisione in evidenza al centro), una di lato (la cui linea di divisione diventa la sponda alta del muraglione).
B: Ogni 30 passi una foto nella direzione da seguire (con la linea di divisione in evidenza al centro), ed ogni 60 una foto aggiuntiva verso la sponda opposta (la cui linea di divisione diventa la sponda alta del muraglione).
Le foto sono state scattate in b/n e con tempo nuvoloso per non attribuirgli una dimensione temporale, ed utilizzando il cavalletto "in bolla" sono tutte alla stessa altezza da terra, per mantenere la percezione più neutrale possibile. Il diaframma sempre molto chiuso, 24 fisso, di nuovo per mantenere la neutralità degli scatti, mentre sono stati decisi 3 valori di esposizione adatti alle condizioni (1/60, 1/100, 1/160).












































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